domenica 19 giugno 2011

Revlon Nail Enamel 042 "Sunshine Sparkle"

Buona domenica.

Impazza la mania degli smalti: il trend dell'estate 2011 colora le unghie di vivacissime tinte pastello e bisogna ammettere che è arduo non restare almeno incuriosite dalle ultime tendenze.
Confesso, dal canto mio, di aver acquistato parecchi nail lacquers ultimamente, e tra i più "sui generis" c'è senza dubbio il Nail Enamel 042 "Sunshine Sparkle" di Revlon.



Revlon Nail Enamel 042 "Sunshine Sparkle"



Sedicente sosia del Mimosa di Chanel, è un giallo freddo chiarissimo illuminato da un soffuso, microscopico bagliore. Le particelle riflettenti che lo compongono risultano pressoché invisibili dopo l'applicazione sull'unghia. Il finish, in sostanza, più che sparkle è quasi quello di un créme:




Revlon Nail Enamel 042 "Sunshine Sparkle"
(three coats with top coat)



Non ch'io ami gli smalti gialli, ragion per cui non avrei mai acquistato il ben più caro Mimosa, ma l'effetto è innegabilmente esclusivo: ne sortisce un look fresco e sbarazzino, che, pur senza troppi eccessi, non passa inosservato. Il colore, a mio giudizio, è adatto soprattutto a mani dalla carnagione chiara.




Revlon Nail Enamel #042 "Sunshine Sparkle"
(three coats with top coat)



"Or incomincian le dolenti note a farmisi sentir": il punto nevralgico di questa lacca è la consistenza, troppo liquida e disomogenea, che ne rende problematica la stesura. Infatti, dopo una prima mano la vernice presenta delle orribili striature che non sempre si risolvono con una seconda applicazione. E' dunque sovente necessaria una terza pennellata per sperare di raggiungere una buona opacità ed un'effetto accettabilmente omogeneo. Purtroppo questa è una pecca che ho riscontrato in quasi tutti gli smalti Revlon che posseggo.
Altra defaillance: nell'asciugarsi, questo bel giallo tende a formare delle orribili, minuscole bollicine d'aria. So che questo inconveniente può dipendere dalla base coat piuttosto che dallo smalto in sé, tuttavia le basi che utilizzo di solito non mi hanno mai fatto certi scherzi da prete sotto altri smalti.
Spero, ad ogni modo, che davvero si tratti solo di una viscerale antipatia tra i due prodotti, e non di una cattiva performance di uno di essi =)
In ogni caso, si può attenuare tale inestetismo sopraggiunto completando la manicure con un top coat, come ho fatto anch'io.




Revlon Nail Enamel #042 "Sunshine Sparkle"



Insomma, tra pro e contro non sento di consigliarlo spassionatamente, ma per una manciata di euro (io l'ho pagato 4,50 € in profumeria), lasciare che un raggio di sole s'impigli tra le unghie è un capriccio che si può soddisfare senza grossi rimpianti... voi che ne dite?

Un saluto.


Marianna

lunedì 13 giugno 2011

Kiko Automatic Precision Eyeliner and Khôl: it's swatches time!

Buonasera,

eccomi dopo qualche settimana, trascorsa fra vicissitudini di vario genere e trasferte qui e là, dall'ultimo post.
Parliamo ancora di Kiko, che davvero ultimamente non ci lascia il tempo di metabolizzare una novità che subito ne fa seguire un'altra: molto belle, però, le Automatic Precision Eyeliner and Khôl, le matite automatiche per occhi, reminiscenza della collezione natalizia 2010, la scintillantissima Gold Christmas.
Nuovi colori ampliano stavolta la gamma, composta da ben 16 nuances, ma le promesse restano immutate: "tenuta imbattibile, ideale sia per l'interno che per l'esterno dell'occhio", come il sito ufficiale proclama.
Francamente, quando lo scorso inverno negli stores vidi e "swatchai" queste matite, allora disponibili in cinque o sei varianti, pur restando perplessa innanzi ad un paio di colori le lasciai perdere, condizionata forse dal fatto che la Gold Christmas in linea di massima non mi faceva impazzire.
Qualche giorno fa, però, avendo modo di fare un salto alla Kiko (complice anche la lontananza da casa che mi concedeva più libera gestione del tempo), deposti gli antichi preconcetti, sono andata a guardarmele per benino, ed alfine ne ho comprate due cui non ho saputo dire di no.
I colori sono innegabilmente belli e performanti, e poiché il range è ormai così vasto ce n'è davvero per tutti i gusti.
Godiamocele assieme:



Kiko Automatic Precision Eyeliner and Khôl
full range




Kiko Automatic Precision Eyeliner and Khôl
full range




Kiko Automatic Precision Eyeliner and Khôl
numeri: 701, 702, 703, 704, 705, 706, 707, 708, 709.




Da sx verso dx:
numeri 701, 702, 703, 704, 705, 706, 707, 708, 709.




In evidenza:
dall'alto verso il basso, numeri 701, 702, 703,704, 705.



In evidenza:
dall'alto verso il basso, numeri 706, 707, 708,709.




Kiko Automatic Precision Eyeliner and Khôl
da sx verso dx, numeri 710, 711, 712, 713, 714, 715, 716.



dall'alto verso il basso:
 numeri 710, 711, 712,713, 714, 715, 716.



In evidenza:
dall'alto verso il basso, numeri 714, 715, 716.


Premettendo che forse arricchirò di altre due o tre nuances il mio repertorio, al momento ho comprato i numeri 710 e 715, colore, quest'ultimo, che sento vivamente di consigliare.
Non le mostro in questa sede perché non ho ancora avuto tempo nemmeno di tirarle fuori dalle loro scatole, tuttavia, armeggiando con i tester in negozio, ho constatato nel complesso che la mina di quasi tutte queste matite è molto morbida e permette un tratto netto, subito pieno ed uniforme, immediatamente sfumabile ed asciutto in pochi secondi.
Durano a lungo resistendo agli sfregamenti e si dissolvono in modo assai agevole con lo struccante bifasico.
I colori, alcuni degni di nota, sono numerosi e di tendenza. Tra l'altro, la qualità di queste matite mi pare mantenga appieno le promesse, ed il prezzo (€ 5,90 cad.) è tutto sommato contenuto. Tutto sommato, perché la quantità della mina non è certo sovrabbondante (0,35 g... un po' pochetto, a parer mio), ma in compenso nel corpo del prodotto sono inclusi un temperino ed uno sfumino.
Per quanto mi riguarda, vale la pena prenderle in considerazione.
Ed ora, Lady Kiko, dopo una così bella sorpresa meritevole di ogni plauso, spero tu voglia perdonare la mia domanda impertinente e fuori luogo, ma... a questo punto, quand'è che ci rendi di nuovo anche le Double Glam? Mi sa che non sono l'unica a chiederselo.


Un caro saluto,

Marianna